DISCUSSIONI DI STILE
Sul forum Nital, qualche tempo fa, mi sono imbattuto in una discussione seria, a volte capita. L' argomento proposto era veramente interessante e mi ha stimolato a riflettere; fotografare, una questione di stile?
"Trovare la propria dimensione e concentrarsi su di essa", con questo titolo l' autore si poneva come obiettivo quello di capire, magari dalle parole dei più esperti ma non solo, come comportarsi per migliorare e sviluppare una certa padronanza in un determinato genere fotografico.
Dice: "Solitamente è solo la foga del nuovo giocattolo, la voglia di scoprire come funziona e se vale i soldi che abbiamo speso. Il più delle volte, finita questa emozione iniziale, svanisce tutto... E' qui secondo me che nasce il limite sottile tra chi della fotografia vuole farne un hobby serio e vuole esprimersi con le proprie immagini e chi invece aveva pensato solo per un attimo di poterlo fare."
E ancora: "Col tempo, approfondendo quest'hobby fantastico ho capito che dopo un po è necessario trovare una propria identità, una propria dimensione sulla quale concentrarsi per poter esprimere al meglio le proprie capacità creative".
Qualcuno risponde che non vuole scegliere di appartenere a categorie o scegliere un genere da seguire, altri sostengono che la scelta è necessaria per trovare la propria identità fotografica, approfondendo un genere piuttosto che un' altro.
FARE UNA SCELTA CREATIVA
Personalmente credo che la ricerca "stilistica" sia necessaria se si vuole comunicare la propria visione attraverso una fotografia, qualunque sia il soggetto che abbiamo preso in considerazione. Con questo voglio dire che speculare sui cliché , se vogliamo, potrebbe essere una scusante per affermare che non apparteniamo ad un genere, che non vogliamo essere identificati come fotografo di matrimonio, moda, sport e così via.
Dunque, restare liberi nelle nostre interpretazioni, per me, significa identificarsi in uno "stile" che dia alle immagini personalità. Sia che si fotografi uno sciatore in discesa libera, che una modella in passerella o un fiore in un prato.
Trovare un mio modo di rappresentare un soggetto per me significa lasciarsi coinvolgere dalla situazione, dall’ambiente e dalle proprie emozioni. Forse farò delle fotografie meno oggettive, ma sicuramente più incisive e personali. Questo è quello che mi spinge a continuare a fotografare ed a mettermi in discussione come fotografo e come persona, come se nella fotografia si riflettesse il mio stile di vita e viceversa.
“To me, photography is an art of observation. It’s about finding something interesting in an ordinary place… I’ve found it has little to do with the things you see and everything to do with the way you see them.”
– Elliott Erwitt
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Sono proprio le cose
in cui mettiamo passione,
quelle in cui ritroviamo
noi stessi ed il nostro
modo di essere.